Il compostaggio: imitazione della natura

In natura tutte le cose viventi percorrono un ciclo riconducibile ad un semplice schema: nascita - vita - morte.

È questo un fenomeno facilmente osservabile nell'esperienza di tutti i giorni: un esempio per tutti è il ciclo delle foglie delle piante. E così le foglie che cadono, i fiori che appassiscono, le spoglie dei diversi animali morti, etc..., insomma tutta la sostanza organica non più utile alla vita che si deposita al suolo, viene lentamente decomposta da microrganismi presenti nel terreno e, lentamente, ciò che non viene liberato in forma di acqua e anidride carbonica si trasforma in humus.

L'humus che via via si forma nel terreno costituisce una riserva di nutrimento per le piante e assicura una costante fertilità al terreno stesso.

Il compostaggio domestico non è altro che la riproduzione di questo processo naturale e costituisce il modo  migliore per RICICLARE e restituire al ciclo naturale il materiale organico (scarti della preparazione e consumazione dei pasti) e i residui della lavorazione-manutenzione di orti e giardini (erba-foglie...). Basta fermarsi un attimo a pensare quanti avanzi di cucina gettiamo solitamente in pattumiera, o quanta erba raccogliamo per ogni taglio dal nostro giardino, per comprendere l'IMPORTANZA che assume il compostaggio domestico per la riduzione delle quantità di rifiuti portati alle discariche o agli inceneritori.

Cosa propone l'amministrazione comunale

Corsi organizzati da Ditte specializzate nel settore durante i quali vengono illustrati i metodi per effettuare il compostaggio domestico. Le iscrizioni sono riservate ai cittadini di utenze domestiche nel territorio comunale che abbiano già presentato la dichiarazione per il pagamento della TARI (o comunque già iscritti nelle liste della TARES o TARSU) e che risultino in regola con i versamenti dovuti.

Il requisito fondamentale per partecipare all'iniziativa è disporre, nella propria abitazione, di un giardino, orto, parco che offra la possibilità di utilizzo del compost prodotto.

L'Ufficio Tecnico comunale raccoglie le eventuali richieste e provvede successivamente all'organizzazione del corso (sulla base delle risorse finanziarie stanziate vengono stabilite le date e la cadenza dei corsi, in base alle domande pervenute in ordine cronologico) → Scarica il modulo della domanda.  Successivamente alla partecipazione al corso (requisito indispensabile) gli interessati richiedono la fornitura della compostiera il cui costo sarà addebitato alla prima scadenza utile per la TARI e non è rimborsabile. Dopo l'attivazione della pratica di compostaggio (si considera in tal caso il primo gennaio dell'anno successivo a quello di attivazione), gli iscritti ai ruoli della Tassa Rifiuti TARI hanno diritto ad una riduzione attualmente prevista  nella misura del 15% sia sulla parte fissa che sulla parte variabile.

Perchè l'attivazione della riduzione sia operativa, è indispensabile presentare la richiesta di attivazione pratica e contestuale richiesta agevolazione all'Ufficio Tributi entro il 30 giugno dell'anno successivo → Compila e stampa la richiesta.

ATTENZIONE! L'Amministrazione Comunale si riserva di effettuare controlli a campione per verificare l'effettivo e corretto svolgimento della pratica di compostaggio.

Cosa mettere nel composter
Adatti
  • Avanzi della preparazione e consumazione del cibo: bucce in genere di verdure o frutta, residui della preparazione delle verdure in genere, fondi di caffè, bustine the e tisane, croste dei formaggi, gusci d'uovo
  • Scarti della lavorazione e manutenzione dell'orto: erba tagliata, foglie, fiori appassiti, avanzi dell'orto, potature...
  • Lettiere delle galline, conigli, oche, avicunicoli in genere
  • Segatura: attenzione però che la segatura provenga da legno non trattato. Se non si è certi della provenienza, meglio non inserirla.
Adatti solo in modiche quantità
  • Foglie di piante particolarmente resistenti alla degradazione: faggio, castagno, magnolia, aghi di pino, lauroceraso. Questi materiali possono essere inseriti nel composter uniti ad altri materiali più facilmente degradabili o, se possibile, frantumati e triturati con un biotrituratore
  • Avanzi cotti: pasta, riso, minestre, ossi
  • Fazzolettini o tovagliolini di carta, sacchetti di carta del pane
Non adatti
  • Avanzi di cibo di origine animale: carne, pesce, insaccati
  • Foglie di quercia: perchè contengono tannino